Essere nella scatola e fuori dalla scatola sono da allora diventate metafore pratiche e molto utili nel mio lavoro per motivare e aiutare le persone al cambiamento.
Nel testo scopriamo un ragionamento molto ampio e vediamo in che modo noi stessi creiamo i problemi che ostacolano la nostra comunicazione.
La lettura del libro è molto piacevole e contiene concetti molto potenti che probabilmente vi colpiranno, così come hanno colpito me, aprendo nuove consapevolezze su come tutti noi ci auto-inganniamo costantemente.
Noi tutti abbiamo infatti un principale grande problema: ogni qualvolta le cose non vanno come a noi piacerebbe, con molta facilità , cerchiamo, e troviamo, giustificazioni in fattori esterni al nostro controllo.
Il fatto è che noi non ci rendiamo conto di questo processo e, invece che seguire la sensazione di comportarci nel modo “giusto”, finiamo con il tradire noi stessi. Questo è il vero problema, il problema alla base degli altri problemi! È così che si entra nella scatola!
Immagina che tuo figlio nel cuore della notte si metta a piangere: tu ti svegli e senti che sarebbe giusto che tu ti alzassi per consolarlo.
È qui il punto chiave, è qui che giochi la partita: che fai?
Ti alzi e assecondi ciò che hai sentito o aspetti che si alzi il tuo compagno/la tua compagna?
Essere fuori o dentro la scatola fa la differenza nella nostra vita e nelle nostre relazioni. Bateson direbbe: è una di quelle differenze che fanno la differenza.
Torniamo all’esempio di prima e vediamo cosa può succedere:
- se mi alzo ho assecondato il mio sentimento (ovvero ciò che ho sentito “giusto”) e il mio cuore sarà in pace. Non l’ho fatto perché DEVO farlo ma perché intimamente ho sentito che era giusto per me farlo
- se non mi alzo accadrà invece che tenderò a giustificare tale mio comportamento. Per farlo basterà sopravvalutare le mie virtù e/o a sopravvalutare i difetti di chi dorme al mio fianco è il gioco è fatto…è questo che accade quando entriamo nella scatola.
Infatti, pur di trovare giustificazioni rassicuranti, siamo sempre pronti a trasformare la realtà che osserviamo in modi che ci servono per giustificare i nostri comportamenti, le nostre azioni e decisioni.
Se siamo fuori dalla scatola infatti vedo e tratto me stesso e gli altri come esseri umani: speranze, necessità e preoccupazioni degli altri sono reali come le mie.
Nella scatola invece gli altri diventano oggetti e per me saranno ostacoli, strumenti o nullità.
Tutto ciò è alla base di sforzi faticosi (ed inutili) con cui cerchiamo di “cambiare” gli altri ed i loro comportamenti.
“Leadership e Autoinganno” ci spiega il processo per cui, quanto maggiore è l’energia che usiamo per modificare il comportamento degli altri, quanto minori sono i nostri risultati in questo senso.
La scatola è infatti metafora di come resistiamo agli altri e noi cambiamo solo quando smettiamo di resistere a ciò che è fuori dalla scatola.
Leggendo questo libro mi sono portato a casa molto di più che concetti da applicare nel mio ambiente di lavoro e ho conquistato una consapevolezza che mi è utile in tutte le relazioni con altri. Ecco perché te lo consiglio di cuore!
Ora tocca a te!
Molti post di SempliceMente (come sai già se ne hai letti altri) terminano con una call to action, ovvero una proposta di attività/allenamento da mettere in pratica.
Oggi l’allenamento consiste nel comprarti questo libro e gustartelo!
Buona lettura (fuori dalla scatola)! 😉