In un momento davvero particolare come quello che stiamo vivendo dove milioni di Italiani sono chiusi in casa e probabilmente si sentono “prigionieri”, ho sentito l’esigenza di mettere al centro delle mie riflessioni la parola Libertà.
E per iniziare, come spesso amo fare, mi sono fatto ispirare da una delle mie grandi passioni: l’etimologia. Andando alla fonte delle parole (titolo di un bellissimo libro di Andrea Marcolongo che sto assaporando in questi giorni) puoi scoprire che Libertas è una parola che risale a un’antichissima radice indoeuropea *leudhero, ovvero “colui che ha diritto di appartenere a un popolo“.
Solo l’uomo libero può quindi scegliere di appartenere a un’entità al di sopra del singolo individuo. Il servo invece appartiene a qualcuno, al pari di un oggetto.
Si è liberi solo insieme a qualcuno o qualcosa più grande di noi. La solitudine è invece la strada maestra verso la schiavitù. Ecco perché soprattuto oggi è importante stare in contatto con gli altri per sentirsi “parte di”.
Spesso, troppo spesso, ci dimentichiamo però che essere liberi significa sì avere un diritto da esercitare, ma allo stesso tempo anche un dovere da assolvere: quello di scegliere, ovvero di decidere da chi e cosa liberarci e di che farne poi della libertà ottenuta.
Se no a cosa serve essere liberi?
Tutti vogliamo essere liberi da, ma nel momento in cui lo diventiamo siamo tenuti a scegliere di.
Se scegliamo, liberi, di cedere, di abbassare la testa, di smettere di stare in relazione diventeremo immediatamente schiavi.
Praticare la libertà ha a che fare con il saper dire NO e scegliere i nostri SI.
A cosa stai dicendo di no oggi? A cosa dici si?
Io oggi scelgo di dire NO alla noia, al pessimismo, al rimuginare; dico NO al cercare il colpevole; dico NO alla preoccupazione. Oggi dico NO all’uscire di casa.
Oggi scelgo di dire sì alla lettura, alla meditazione, alla programmazione di incontri (on line) che mi permettano di stare in contatto con amici e colleghi, Dico sì a passare tempo di qualità con i miei figli.
Verrà un tempo, quando tutto questo passerà, in cui daremo meno per scontato i tanti piccoli gesti quotidiani di contatto fisico e potremo gioire in modo più pieno e consapevole delle tante libertà che avremo nuovamente “là fuori”, oggi l’unica libertà da ricercare è qui, dentro casa, dentro di noi.
E’ proprio dicendo NO a tante nostre “libertà” e praticando i nostri “SI”, passeremo alla storia, piccola o grande, come liberi.
Auguro davvero di cuore a me stesso e a te che stai leggendo queste righe di vivere questo tempo di crisi come opportunità per coltivare la tua libertà interiore.
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