Per trasformare una squadra di esperti in una squadra esperta è quindi importante conoscere e comprendere quali sono i meccanismi di gruppo che sottendono al funzionamento di gruppi intelligenti.
Innanzitutto partiamo ponendoci 3 domande fondamentali:
- Qual è il compito richiesto?
- Chi sono le persone coinvolte?
- Che tipo di interazione viene attuata per raggiungere lo scopo?
Affinché si sviluppi intelligenza collettiva è importante per prima cosa essere consapevoli delle caratteristiche del compito assegnato.
Come sappiamo, non tutti i compiti sono uguali, in sintesi, si possono distinguere in 4 tipi (identificati nel 1972 dallo psicologo Ivan Steiner):
Compiti Additivi
In compiti di questo tipo i contributi individuali si sommano in modo diretto e la produttività del gruppo eccede a quella del migliore dei suoi membri; per esempio vendita a distanza, pool di intervistatori, gruppo di operatori ecologici incaricati di pulire una strada, ecc…
Compiti Compensatori
In questo tipo di compiti la prestazione del gruppo dipende dalla media dei contributi e la decisione tiene conto della media delle opinioni, come quando più persone devono valutare un candidato.
Compiti Disgiunti
In questi compiti il rendimento è legato alla capacità di un solo membro, il più competente, come nel caso di rompicapi o problemi matematici che non si prestano all’intelligenza collettiva.
Compiti Congiunti
In questi compiti invece la riuscita del gruppo dipende dall’unione degli sforzi di ciascuno e il risultato può essere influenzato dal membro meno competente. É il caso di un gruppo di alpinisti, dove il più lento determina la velocità dell’intero gruppo oppure di quando occorre prendere decisioni complesse che necessitano della competenza di ciascun membro.
Una squadra intelligente
Le ricerche hanno dimostrato l’esistenza di un fattore determinante della prestazione collettiva (una sorta di QI di gruppo) che dipende da 3 elementi interconnessi:
- comunicazione decentralizzata: le squadre risolvono al meglio i problemi quando i membri possono prendere la parola a turno, anziché una discussione dominata da una o due persone, ed è presente un elevato susseguirsi di interventi personali
- attenzione all comunicazione non verbale: la capacità dei membri del gruppo di intuire ciò che pensano o sentono gli altri osservando gli sguardi, gli atteggiamenti e le espressioni facciali altrui è importante al fine di prendere alternativamente la parola e coordinare i compiti o gli scambi
- presenza di donne: la prestazione collettiva trae grandi benefici anche dalla presenza di donne, grazie alla loro sensibilità sociale, una dimensione su cui generalmente le donne raccolgono un punteggio superiore agli uomini
La Memoria Transattiva, ovvero la conoscenza dei saperi altrui …. Una chiave per il successo!
Conoscere e valorizzare le competenze altrui è un aspetto cruciale del lavoro di gruppo, sopratutto quando ha compiti e obiettivi congiunti.
L’esempio tipico per spiegare cosa sia questa forma particolare di modello mentale è quello di una partita a coppie di Trivial Pursuit, dove ogni soggetto “conosce le conoscenze” del suo compagno e sa quindi che il partner risponde meglio a una domanda piuttosto che a un’altra.
Sono 3 gli aspetti della memoria transattiva in cui un gruppo può misurarsi così da creare una squadra eccellente:
- la specializzazione
- la fiducia nelle competenze di ciascuno
- il coordinamento dell’insieme
Un questionario per misurare la memoria transattiva del il tuo team
Rispondi con i membri del tuo gruppo di lavoro a queste domande, una buona specializzazione si traduce in una risposta positiva a domande del tipo:
- Ogni membro del gruppo ha una conoscenza approfondita di un aspetto del progetto
- Ho una competenza specifica, che gli altri non hanno, su una parte del progetto
- So quale membro della squadra è competente in un certo ambito
Una buona credibilità si riflette in una risposta positiva a domande del tipo:
- Non ho problemi ad accettare suggerimenti di procedura da parte di altri membri del gruppo
- Mi fido pienamente delle informazioni che gli altri membri apportano alla conversazione
- So che alcuni provano il bisogno di verificare un’informazione da un collega, ma non nella nostra squadra
Un buon coordinamento si evince da risposte positive a domande del tipo:
- In quello che facciamo in gruppo ci sono pochi malintesi
- La squadra realizza gli obiettivi in modo fluido ed efficace
- Raramente dobbiamo tornare sui nostri passi durante l’esecuzione di un compito, né succede di doverlo riprendere da zero
Nel tuo Team prevalgono i Sì o i No?
Quale area presenta i maggiori margini di miglioramento?
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Ti auguro una splendida giornata e ti dò l’appuntamento al il mio prossimo post, nel quale ti parlerò di come promuovere l’intelligenza di un gruppo con il Team Building e il Team Training.
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Intelligenza Emotiva nel Gruppo
Team Bulding R&M